L’Italia è uno dei Paesi più ricchi di biodiversità in Europa e nel mondo. La presenza di ambienti molto differenti e di antiche tradizioni allevatoriali hanno favorito, nel corso dei secoli, la creazione di numerosissime razze. Oggi si assiste ad una drammatica perdita del patrimonio di razze locali dovuta alla diffusione, nel contesto zootecnico, di razze cosmopolite altamente produttive. Secondo l’ultimo report FAO il 26% delle razze locali sono classificate come a rischio di estinzione, il 7% non a rischio e per il 67% di esse lo stato di rischio è sconosciuto, ossia per queste razze non sono presenti dati recenti di popolazione (degli ultimi 10 anni) da cui si possa evincere la loro condizione di rischio. In questo contesto mondiale di perdita della diversità genetica, lo studio del patrimonio genetico locale diventa indispensabile e fondamentale per garantire il mantenimento della biodiversità zootecnica e lo sviluppo di strumenti utili per la conservazione di realtà autoctone strettamente legate al territorio.
Le popolazioni a limitata diffusione rappresentano un patrimonio zootecnico di grande rilevanza sociale e ambientale, in quanto, oltre ad essere rappresentate da animali generalmente più resilienti e adatti a contesti marginali, sono reservoir di diversità genetica e la loro sopravvivenza garantisce la salvaguardia della biodiversità nel lungo periodo. Questo progetto si pone quindi l’obiettivo di caratterizzare tre razze autoctone della provincia di Parma che hanno una lunga storia allevatoriale e un forte legame con il territorio: il maiale Nero di Parma, la pecora Cornigliese e il tacchino di Parma e Piacenza. Data la ridotta numerosità e la limitata area di allevamento, queste tre popolazioni sono purtroppo da considerarsi ad alto rischio di erosione genetica. Operazioni che garantiscono da una parte il monitoraggio della diversità genetica e dall’altra strumenti per la valorizzazione della biodiversità del territorio emiliano-romagnolo e di Parma in particolare, sono quindi estremamente importanti, coerentemente con gli obiettivi del Green Deal europeo che pone tra i suoi principali strumenti per arrivare ad una società resiliente ai cambiamenti climatici proprio il recupero in tempi brevi (2030) della biodiversità.
RISULTATI ATTESI:
- Recupero e integrazione di informazioni di pedigree su tutte e tre le razze coinvolte nel progetto. Stima di parametri genetici basati sui dati di pedigree per avere una visione più completa, anche se non definitiva, dello stato di rischio di erosione genetica delle razze.
- Reale valutazione dello stato di rischio delle tre popolazioni attraverso caratterizzazione genomica. Grazie alla valutazione fatta a partire dai marcatori genomici si potrà sviluppare un piano di salvaguardia delle popolazioni, proponendo accoppiamenti che garantiscano l’utilizzo dei migliori riproduttori anche in base ai coefficienti di consanguineità.
- Creazione di un centro di conservazione del Tacchino di Parma e Piacenza presso l’Azienda Stuard. Il centro contribuirà concretamente all’accrescimento della numerosità effettiva del tacchino di Parma e Piacenza, tramite il controllo degli accoppiamenti e lo studio dei parametri riproduttivi. Il centro permetterà di costituire un pool di animali a cui attingere per ridistribuire le nuove risorse genetiche sul territorio.
- Supporto pratico agli allevatori per definire quali sono i soggetti più meritevoli dal punto di vista riproduttivo da inserire nei piani di accoppiamento per il miglioramento genetico delle tre popolazioni considerate.
- Identificazione di marker genetici per la tracciabilità dei prodotti derivanti dalle razze locali oggetto della presente proposta progettuale.
- Valutazione della sostenibilità economica delle tre filiere studiate. Tramite il monitoraggio di aziende pilota verrà effettuata una valutazione dei costi/benefici delle tre filiere.
SOGGETTO PROPONENTE: Azienda Agraria Sperimentale Stuard Scrl, Roberto Ranieri
RESPONSABILE SCIENTIFICO: Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie – Università di Parma, Prof. Alberto Sabbioni
Data inizio attività 1/7/2023
Data fine attività 31/12/2025
COSTO TOTALE DEL PROGETTO: € 249.986,70
PROGETTO REALIZZATO CON IL CONCORSO DI RISORSE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, IN RIFERIMENTO ALLA LEGGE REGIONALE 27 OTTOBRE 2022, N. 17, ART. 1.